Bentornato
spaesamento, come va confusione? Mi chiedevo quanto ci avreste messo
a raggiungermi anche qui, all'altro capo del mondo. Sensazione fin
troppo familiare, per il più delle volte rifuggita e temuta,
l'angoscia-da-distacco la conosco fin troppo bene, non fatico ad intuire la sua presenza anche qui, a 12.246 km di distanza da casa.
La
verità è che ci vuole anche un po' di pazzia per partire e
“rischiare la strada”, lasciando sicurezze e conquiste. È
sicuramente una fortuna potersi lanciare alla scoperta del mondo, ne sono convinta, ma
quando ci si trova sul trampolino, ci vuole anche un minimo di pazzia
per buttarsi di sotto. È così breve in realtà il passo che porta
alla rinuncia! L'unica soluzione possibile, in casi come questo, è
avere pazienza e vivere intensamente tutte le sensazioni negative
poiché dopotutto è giusto che anch'esse facciano parte
dell'esperienza, contribuiscono a renderla più autentica. Il
funambolo oscilla, tentenna, ma non si è mai visto un
equilibrista che indietreggia dopo aver percorso metà del filo
appeso in aria.
Così
eccomi qui, ad Hanoi, tre giorni dopo la partenza. Acclimatarsi non è
facile e nemmeno regolare l'orologio (biologico) sei ore in avanti è
così automatico. Manca il sonno, manca la fame; mi addormento per
sfinimento ed il mio risveglio è regolato dall'intensità della luce
proveniente dall'esterno. Un caos, insomma. Assaggio cibi insoliti a
cui non sono abituata, conosco persone nuove dagli accenti diversi,
percorro strade e vicoli stretti a bordo di un vecchio motorino
combattendo contro il vento gelido che penetra nei vestiti, nelle
ossa... e rimane lì, intrappolato nella pelle. Bisogna farci
l'abitudine, al freddo, qui in questo periodo. Dentro o fuori casa
non fa differenza, non c'è verso che le estremità del mio corpo
riescano a scaldarsi. Mi sento un po' come il pallido sole che
stamattina ho intravisto per un attimo: c'è, anche se
nascosto; è pronto a splendere, ma emergerà piano piano,
timidamente.
A
Tanta invidia cara Anna, assorbi il più possibile che poi me lo trasmetti per osmosi ;). Intanto se trovi del ginseng (Chi Sâm) in giro prendimene un po' :). Un abbraccio dal tuo amico più simpatico che si impegna a leggervi con costanza ed abnegazione.
RispondiEliminaMatteo in una valle di lacrime
Caro il nostro follower sarcedense! Un abbraccio e presto partirò alla ricerca del ginseng per te, te lo porterò assieme agli amati semi di occhi di drago. Continua a seguirci con dedizione! un abbraccio,anna
RispondiEliminaIl nostro A.D.C. ti accompagna nel viaggio (a proposito, com'è il nuovo romanzo?), in questa esperienza che ti porterà ad una conoscenza di te stessa e di tantissimo altro che non ha eguali. I 12.246 km sono km 0 di fronte al nostro pensiero, che VIAGGIA in tempo reale.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Chiara in una Breganze di lacrime ;-)