domenica 6 gennaio 2013

Sentire Partire... Suggestioni di una partenza


Bentornato spaesamento, come va confusione? Mi chiedevo quanto ci avreste messo a raggiungermi anche qui, all'altro capo del mondo. Sensazione fin troppo familiare, per il più delle volte rifuggita e temuta, l'angoscia-da-distacco la conosco fin troppo bene, non fatico ad intuire la sua presenza anche qui, a 12.246 km di distanza da casa.
La verità è che ci vuole anche un po' di pazzia per partire e “rischiare la strada”, lasciando sicurezze e conquiste. È sicuramente una fortuna potersi lanciare alla scoperta del mondo, ne sono convinta, ma quando ci si trova sul trampolino, ci vuole anche un minimo di pazzia per buttarsi di sotto. È così breve in realtà il passo che porta alla rinuncia! L'unica soluzione possibile, in casi come questo, è avere pazienza e vivere intensamente tutte le sensazioni negative poiché dopotutto è giusto che anch'esse facciano parte dell'esperienza, contribuiscono a renderla più autentica. Il funambolo oscilla, tentenna, ma non si è mai visto un equilibrista che indietreggia dopo aver percorso metà del filo appeso in aria.
Così eccomi qui, ad Hanoi, tre giorni dopo la partenza. Acclimatarsi non è facile e nemmeno regolare l'orologio (biologico) sei ore in avanti è così automatico. Manca il sonno, manca la fame; mi addormento per sfinimento ed il mio risveglio è regolato dall'intensità della luce proveniente dall'esterno. Un caos, insomma. Assaggio cibi insoliti a cui non sono abituata, conosco persone nuove dagli accenti diversi, percorro strade e vicoli stretti a bordo di un vecchio motorino combattendo contro il vento gelido che penetra nei vestiti, nelle ossa... e rimane lì, intrappolato nella pelle. Bisogna farci l'abitudine, al freddo, qui in questo periodo. Dentro o fuori casa non fa differenza, non c'è verso che le estremità del mio corpo riescano a scaldarsi. Mi sento un po' come il pallido sole che stamattina ho intravisto per un attimo: c'è, anche se nascosto; è pronto a splendere, ma emergerà piano piano, timidamente. 

A

3 commenti:

  1. Tanta invidia cara Anna, assorbi il più possibile che poi me lo trasmetti per osmosi ;). Intanto se trovi del ginseng (Chi Sâm) in giro prendimene un po' :). Un abbraccio dal tuo amico più simpatico che si impegna a leggervi con costanza ed abnegazione.

    Matteo in una valle di lacrime

    RispondiElimina
  2. Caro il nostro follower sarcedense! Un abbraccio e presto partirò alla ricerca del ginseng per te, te lo porterò assieme agli amati semi di occhi di drago. Continua a seguirci con dedizione! un abbraccio,anna

    RispondiElimina
  3. Il nostro A.D.C. ti accompagna nel viaggio (a proposito, com'è il nuovo romanzo?), in questa esperienza che ti porterà ad una conoscenza di te stessa e di tantissimo altro che non ha eguali. I 12.246 km sono km 0 di fronte al nostro pensiero, che VIAGGIA in tempo reale.
    Un abbraccio,

    Chiara in una Breganze di lacrime ;-)

    RispondiElimina