mercoledì 16 ottobre 2013

Le 15ème

Ci sono ricascato. 
Una telefonata ed un'isterica ricerca di un volo Ryanair sono stati sufficenti per catapultarmi di nuovo in questa caotica metropoli, tanto amata, quanto odiata. 
Nemmeno il tempo di togliermi dalla testa le note di "Adieu Paris", gli ormai naturali "d'accord" et "ouais" dalla mia bocca, dannazione!

Penso che ricorderò per un bel pò il suono di quel telefono, la tensione, lo sforzo di capire una lingua che non è la tua. Quella voce straniera che esce fuori dalla cornetta. 
Pensavo la Francia fosse lontana, ero pronto a fare ordine, a sedermi.
Invece no. 
Parigi era molto più vicina di quello che credevo, svegliadomi in fretta e furia, come quando al mattino ti prendi a letto in vista di un appuntamento importante. 
Bentornata instabilità! A quanto pare non ti sei fatta aspettare molto, ma con tutta questa fretta un pò stronza lo sei stata. 

Perché partire ha un prezzo: tutto ha un prezzo. I viaggi e le occasioni non sono mai delle fortune calate dall'alto. Nessuno ti regala nulla. 
Nessuno. 
Il prezzo delle cose aumenta quando il viaggio ti cambia, ti aiuta a valorizzare anche ciò che avevi lasciato. 
A me stesso non posso mentire: i funamboli erano partiti per ritrovarsi, ma poi? Quando ci si ritrova la valigia si appesantisce, cambiando il valore di ogni altro viaggio. 

Ricorderò il suono di quel telefono come un ennesimo confine da marcare, tra la riscoperta ed il caos (ancora una volta, si!)

Da lì in poi, un mese di malinconie, nervi e dubbi e colpi di fortuna mi hanno condotto fin qui, nel 15ème, a sud di Parigi, dove la Petite ceinture, un'ex-ferrovia riqualificata a parco, attraversa tutto il quartiere. 

Mi piace spesso farci due passi: penso sia l'unico posto in città dove tu possa fare una decina di chilometri a piedi senza incrociare macchine. 

Conosco altri posti così, ma sono tutti lontani: lasciati accidentalmente a casa, come molti altri oggetti dimenticati fuori da una valigia preparata troppo in fretta. 

Comincia a fare freddo a Parigi, e la mia percezione della città cambia ancora una volta. Troppo velocemente, senza preavviso.

Tante persone mi hanno scritto: "sei fortunato", me lo hanno ripetuto come un mantra. 

Ma si sa, tutte le cose hanno un prezzo. 
Fortuna compresa. 

M