domenica 10 febbraio 2013

Dan


La prima cosa che mi colpisce di lui è la concentrazione con cui se ne sta ricurvo sul foglio, bianco, in contrasto con il nero che utilizza per lavorare e ancora di più con il vociare dei turisti che entrano ed escono dalla porta del n° 87 di Ma May street. Oggi sono capitata qui e un po' per caso scopro un quartiere vivo e rumoroso, frequentato principalmente da backpackers e venditori ambulanti. Ma non sono qui senza motivo, no. Qualche giorno fa, curiosando nella guida del Vietnam, ho letto di una casa tradizionale vietnamita dell'Ottocento che è stata restaurata e aperta al pubblico, in cui si possono osservare gli elementi architettonici e di arredo di un'epoca ormai dimenticata, visto che la modernità e la globalizzazione hanno avuto la meglio anche qui.
Lo noto quasi subito e, ignorando la custode che mi invita a salire le scale per visitare subito il piano superiore, vado dritta verso di lui, ammaliata dal suo essere completamente e stupendamente estraniato dal contesto. Infatti non si accorge nemmeno della mia presenza, se non quando inizio a fargli domande sui suoi disegni, su cosa rappresentino. Temo di infastidirlo, ma lui si alza e si avvicina a me, sicuramente sente odore di una potenziale acquirente, ma è un pensiero a cui non do grande importanza. Iniziamo a parlare e lui mi descrive ciò che vede con i suoi occhi e che cerca di trasmettere attraverso la sua arte.

Nguyen Ba Dan è nato il 22 dicembre del 1940 e tutto ciò che so di lui è che è un artista incredibile. Penso di essere rimasta un'ora, incantata, ad osservarlo disegnare. Abbiamo parlato, mi ha chiesto di dove sono, quanti anni ho, perché mi trovo in Vietnam. Ho accostato una sedia alla sua e sono stata lì, semplicemente, in attesa di ciò che lui avrebbe avuto voglia di condividere con me. Viaggiare soli fa fare di questi incontri e soprattutto annulla la fretta di andare in posti diversi da quelli in cui si desidera essere. È esattamente questo che mi è capitato con Dan, l'annullamento totale della frenesia accompagnato alla magia dell'attesa.





 
A
 

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