venerdì 26 luglio 2013

La canicule

Parigi, 26 Luglio 2013


La canicule: ovvero il caldo. Un caldo che non mi aspettavo questa Parigi conosciuta in inverno. 

Si, era inverno, un'altra dimensione, un altro volto, che ora quest'estate esplosa d'improvviso ha cambiato completamente. dilatando ancora più il tempo. Sudo all'inverosimile e non mi capacito delle settimane passate dentro queste mura e queste strade. 

Era davvero inverno, e al posto di dire "ciao" ci dicevamo "arrivederci". Era tutto più ovattato ed indefinito, ora questo sole brucia ed elettrizza allor stesso tempo. Avevo una casa, ne avrò una nuova: sono cose che ho ripetuto a me stesso milioni di volte, come tutte le strade di questa città.

Il cambiamento ora ha un sapore diverso, non so perché e nemmeno m'interessa saperlo. E' come la canicule: ogni anno arriva e non sei mai preparato ad affrontarla. Era inverno, e non ero preparato al salto nel vuoto. Adesso è estate, in piena preda del Luglio, e rimettere i piedi per terra mi spaventa altrettanto. 

Avrei potuto scrivere molte più parole in questi mesi, ma ho preferito assorbire le cose, bilanciarmi, cercare come sempre un temporaneo equilibrio. Dentro di me non porto più nulla di vecchio ormai.

Arrivederci Parigi: ora prendo il volo. Ero partito per tornare sui miei passi: allo stesso tempo partirò per ritornare da te a riprendermi tutto ciò che ti ho lasciato.


M


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